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I come internazionalizzazione
La I sembra essere diventata la lettera regina dell’alfabeto. Lo è diventata non per aspetto estetico né tantomeno per pura coincidenza, bensì per il fatto di essere la lettera iniziale della parola” internazionalizzazione”. Al giorno d’oggi non si è soli cittadini italiani, francesi o americani, ma si è anche cittadini del mondo. Non è neanche un caso che i governi di tutto il mondo stiano cercando di reagire ad una delle crisi più pesanti di sempre attraverso una collaborazione tra paesi che va ben oltre i confini nazionali. Questo aspetto è presente ed importante anche a livello universitario grazie al numero sempre più elevato di studenti che aderiscono ai progetti “Erasmus” e scambio bilaterale. Proprio a questo livello si inserisce l’associazione internazionale ESN Roma LUISS.
“Potremmo dire che tutto è nato con una brutta sindrome post-Erasmus. Molti di noi erano appena tornati da esperienze di studio all’estero in cui avevano vissuto alcuni dei momenti più belli della loro vita. E ci siamo chiesti: è possibile continuare a vivere quei momenti?”
Alessandro Giomi racconta così la nascita dell’associazione di cui è presidente, ESN Roma LUISS.
Nasce così nel Luglio 2010 ESN (Erasmus Student Network) Roma LUISS. Nel giro di pochi mesi si forma un affiatato gruppo di studenti che credono nell'idea di fondare un'associazione per assistere gli studenti internazionali nel corso del loro periodo di studio presso la LUISS.
“Noi di ESN Roma LUISS siamo una delle sezioni più giovani del network - solo tre anni - ma lavoriamo a pieno regime e i risultati si vedono.” La missione di questa associazione, riconosciuta dalla LUISS Guido Carli, risiede nel voler facilitare il più possibile l'inserimento dello studente internazionale all'interno del tessuto sociale dell'università e della città di Roma per rendere la sua esperienza indimenticabile. Perciò, ESN Roma LUISS collabora con l'Ufficio Relazioni Internazionali LUISS durante i giorni di accoglienza e organizza diverse attività destinate agli studenti internazionali, quali l'organizzazione di gite nei dintorni di Roma, viaggi in diverse città italiane, partite settimanali di calcetto, eventi serali, aperitivi, attività sociali e di volontariato legate al progetto Social Erasmus di ESN International, e tanto altro ancora.
L’associazione è divisa in comitati: comitato cultura, viaggi, sport, eventi. All’interno di essa sono presenti anche un ufficio stampa ed un ufficio responsabile del marketing. Ai vertici dell’organigramma è presente un direttivo che coordina le attività dei vari comitati.
Lo scambio avviene nelle due direzioni: “Far parte di ESN è come essere perennemente in Erasmus” spiega Alessandro, “Si lavora molto, è vero. Ma per chi, come noi, ha passato un periodo di studio all’estero, è il più bel lavoro del mondo”.
I progetti ad hoc che ESN Roma LUISS sta sviluppando sono molti. Lanciato da poco, con la collaborazione del professor Alberto Castelvecchi, è stato il “Public Speaking”, tenutosi interamente in inglese ed anche in francese, con un grande seguito di studenti LUISS e studenti in exchange. Esso consente, attraverso un percorso di 12 ore concentrate in un giorno e mezzo, di acquisire strumenti utili per esprimersi e comunicare al meglio.
Esordisce poi quest'anno il progetto "Tandem", in cui gli studenti LUISS interessati a migliorare la conoscenza di un altro idioma possono conversare con un Erasmus madrelingua, allo stesso tempo aiutandolo ad affinare il suo italiano.
Il fiore all’occhiello dell’associazione rimane però il “Buddy Program”. Esso consiste nell’affiancare uno studente LUISS ad ogni studente straniero che ne faccia richiesta. In diverse occasioni la figura del "Buddy" ha rappresentato un aiuto vero e concreto per lo studente straniero, il quale si è visto accogliere direttamente alla stazione, ha ricevuto supporto nella stipulazione del contratto di affitto e consigli di qualsiasi genere utili per ambientarsi senza difficoltà. Piccole cose che aiutano molto non appena si arriva per la prima volta in una città caotica come Roma - e magari non si parla italiano.
Il Buddy diventa il punto di riferimento a cui ogni Erasmus guarderà in caso di bisogno. Ma, ancora di più, sarà un amico. “Abbiamo notato che spesso gli studenti internazionali tendono a frequentare solo altri studenti internazionali.” Per Alessandro, il progetto Buddy “è una maniera per buttare giù questa barriera invisibile fra luissini ed Erasmus. Ci piace pensare che con progetti del genere si dia più senso alla I dell’acronimo LUISS”.
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