Roma 15 gennaio - Sono passati quasi due anni dalle Elezioni Politiche del 2013 e ancora nulla è cambiato. Gli studenti italiani in scambio all’estero per programmi di studio e di lavoro non hanno ancora il diritto di votare dal Paese dove si trovano, essendo invece costretti a ritornare in Italia con conseguente dispendio di tempo e denaro.
Ma forse gli sforzi di Erasmus Student Network Italia, che dal mese di Settembre sta raccogliendo le 50.000 firme necessarie a presentare la proposta di iniziativa di legge popolare in Parlamento, vedono una luce in fondo al tunnel. L’azione dei volontari dell’associazione è inarrestabile: nella giornata di sabato 17 Gennaio per il #GenerazioneSenzaVoto Day (questo il nome della campagna) verranno allestite postazioni in ventotto città dove tutti i cittadini italiani potranno, con una semplice firma, esprimere il proprio sostegno all’iniziativa. Da grandi città come Milano, Roma, Firenze e Bari, passando per Sassari, Trento, Frosinone, Catanzaro, Matera, Messina, fino a centri universitari molto attivi come Camerino, Padova, Perugia, Udine. Non mancherà il supporto degli studenti universitari, grazie al sostegno dell’Unione degli Universitari e dei volontari di UniLab.
Determinato il Presidente Carlo Bitetto di ESN Italia: “Tutta l’Italia universitaria sarà in campo per questo grande obiettivo. Manteniamo, nel frattempo, alta l’attenzione sui lavori che andranno a definire l’Italicum. Ci sono tutte le carte in regola perché in questa legge elettorale sia finalmente affermato il diritto per cui stiamo lottando da due anni. La nostra iniziativa di proposta di carattere popolare ha raccolto consensi da esponenti di tutte le forze politiche. Che il Parlamento adesso faccia il suo lavoro e renda onore al suo nome, trasformando in legge quella che è una richiesta chiara, univoca e meritata di tutti gli studenti italiani”.
I Senatori Del Barba, Cociancich e Marcucci hanno presentato a riguardo un emendamento avente proprio ad oggetto la possibilità di esercitare il diritto di voto dall’estero. “Con questa legge elettorale – ha specificato il sen. Del Barba - la politica vuole competere in un'Italia più moderna: per questo tutti i giovani sono indispensabili. Non possiamo più escludere nessuno, a maggior ragione chi all'estero sta costruendo, con l'Italia nel cuore, il proprio futuro e quello dell'Europa.”
Neanche la Camera dei Deputati resta a guardare. Sensibile all’iniziativa si è dimostrato l’Intergruppo Parlamentare Giovani che, a dimostrazione della trasversalità del tema, si fa portavoce degli interessi dei giovani studenti europei all’interno dell’aula legislativa più numerosa.
Sostegno all’iniziativa popolare è arrivato anche dagli studenti degli altri Paesi europei. In particolare le divisioni di Erasmus Student Network di Belgio, Bulgaria, Germania, Repubblica Ceca, Svezia, Norvegia, Germania, Spagna e Francia hanno già coinvolto gli studenti italiani attualmente all’estero invitandoli a firmare. “Qualche studente di altri Paesi – ha concluso Bitetto - pensava scherzassi quando ho detto che i nostri Erasmus dovessero rientrare in Italia per votare”.
Non da meno è stato il supporto dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire che ha supportato l’iniziativa dalla sua nascita. Nelle prossime settimane vi sarà, con tutta probabilità, l’adesione anche di altre Agenzie Nazionali europee, a testimonianza del fatto che non si tratti di una proposta di un gruppo di studenti, bensì di una richiesta davvero condivisa.
Per maggiori informazioni
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