È tempo di bilanci, di raccontare emozioni, di scoprire cosa è successo in queste tre settimane di SocialErasmus. Dal nord al sud l’Italia è stata percorsa da una scarica elettrica di amore, che ha fatto battere i cuori di tutti, donato sorrisi, teso la mano a chi ne aveva bisogno e asciugato qualche lacrima.

Dal 28 aprile al 18 maggio sono state svolte circa trenta attività “social” in tutta la Penisola. La data della chiusura non è stata casuale, l’Italia ha deciso di prolungare la data fino al 18 maggio per poter creare un ultimo momento “social” a livello nazionale durante l’atteso Evento Nazionale, appena terminato nella bellissima Sicilia e che ha visto la partecipazione di oltre 2000 studenti provenienti da tutta Europa in una tre giorni all’insegna del sole, cultura e divertimento.  

Tantissime le sezioni che hanno scelto di voler donare il sangue e che si sono recate presso i centri di raccolta ed hanno effettuato una trasfusione. Il numero di sacche raccolte è stato soddisfacente, studenti Erasmus hanno deciso di donare, salvando ed aiutando così chi ne aveva bisogno. Molte altre sezioni hanno scelto di raccogliere i tappi di plastica, i quali sono stati riciclati e il cui ricavato sarà utilizzato per acquistare sedie a rotelle, successivamente donate ad ospedali o centri di ricovero. Alcune si sono immerse in realtà totalmente diverse dalla propria, scoprendo che oltre il nostro mondo, quello fatto di agio e benessere ce ne sono tanti altri fatti di povertà e disagi: la giornata presso le mense dei poveri è stato un momento forte, ma altamente formativo, in cui Erasmus ed soci volontari ESNrs hanno cucinato e distribuito pasti caldi ai tanti senzatetto e persone più bisognose.  

A volte siamo troppo ciechi da non vedere che proprio vicino a noi ci sono persone che hanno bisogno di un nostro piccolo aiuto ed il SocialErasmus serve sia a far integrare ed immergere gli studenti stranieri nel contesto in cui vivono temporaneamente, ma soprattutto a far scoprire ai soci attivi di ESN determinati contesti e realtà delle loro stesse città. Altre sezioni ESN hanno deciso di trascorrere qualche ora con i bambini nelle scuole elementari e materne: gli studenti stranieri hanno insegnato giochi tipici dei loro paesi, parole e modi di dire in lingue diverse. Un tuffo nell’Europa e in quello che sarà la loro realtà futura, italiani sì, ma anche europei. Infine qualche altra sezione si è impegnata nella raccolta di beni di prima necessità per donarli ai bisognosi: pasta, latte in polvere per i neonati, biscotti, pelati e tanto altro ancora.

In ultimo così come accennato all’inizio dell’articolo, durante il fine settimana dell’Evento Nazionale è partita una campagna di sensibilizzazione ed informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili. È stato allestito un banchetto in un punto di massima visibilità in cui volontari ESNrs hanno distribuito brochure, materiale informativo e preservativi del partner di ESN Italia Condomix. I ragazzi Erasmus sono stati invitati ad avvicinarsi e a leggere una serie di informazioni, statistiche e studi recenti, precedentemente raccolti, che attestano la gravità di determinate malattie e la loro rapida diffusione attraverso rapporti non protetti. Con lo slogan #besexybesafe ESN Italia ha così deciso di schierarsi in prima linea non solo a favore della prevenzione, quanto anche di una maggior informazione su una tematica ancora oggi non sempre molto affrontata dai più giovani e non.

Un bilancio quindi positivo per la recente SocialWeek, nel corso della quale il messaggio principale e unico, nonostante l’intensa varietà di attività portate avanti dalle diverse realtà associative di ESN Italia, è stato quello di coinvolgere gli studenti stranieri in attività importanti con lo scopo di “lasciare un piccolo segno”. Contribuire nel proprio piccolo, come associazione di studenti, di giovani europei, a provare a intervenire per lasciare non solo un contributo quanto la speranza di aver provato a migliorare realtà non sempre positive o felici. Aver dato il proprio sostegno, aver speso il proprio tempo, per un’idea di volontariato che veda coinvolto in maniera esponenziale i giovani, gli studenti stranieri in visita nel nostro paese e la comunità locale. Creare così un luogo virtuale di incontro dove far convergere realtà spesso distanti ma mai così diverse.

Sharing is caring. ESN Italia continua a crederci e continuerà a portare avanti questo messaggio.