Mi è stato chiesto di raccontare in poche righe la mia esperienza di Capo Oc per l'ICE 2012, proprio in occasione dei festeggiamenti del ventesimo compleanno di ESN Italia…
Da dove cominciare?
Tento per gradi...
Ho ben impresso quel lasso di tempo: l'organizzazione iniziò dall'estate, tra mille skype meeting con l'OC nazionale e viaggi su Roma per contattare partner, sponsor e locali per le serate.
I giorni, le settimane e i mesi passarono velocemente, sembrava che il tempo non fosse mai sufficiente per poter organizzare quell'evento che avrebbe raccolto, poi, quasi 2000 Erasmus nella capitale.
Ma poi il weekend, quel weekend, arrivò e ci fu chi, vedendomi, esordì con “dove hai lasciato la tua metà?”. Ero dimagrita così tanto da non essermene resa conto… Avevo molte ansie e paure, il nostro Consiglio Direttivo veniva fuori da un periodo duro, avevamo
tanto da dimostrare alle sezioni. Invece fu proprio in quel momento che ci unimmo e riuscimmo a dividerci anche bene i compiti.
Come dimenticare le telefonate di Tino Giuffrida per l'organizzazione delle serate? La continua presenza di Giulia Rosa D’Amico per la gestione delle guide su Roma e i contatti con i bus, le ambulanze e i ticket della metro? In fondo era il nostro appoggio su Roma come membro del Board e per fortuna che c'era lei! Che dire di quella rossa, Cadia Romano, che fu capace di fare un allestimento con i fiocchi per quello che è stato “All'ICE nel Paese delle Meraviglie”, la novità di quell'anno, un ICE prettamente a tema! E nemmeno la visita all'ospedale l'ha fermata! Poi c'era la Stesoriera, Stefania, che con i conti riusciva sempre a trovarsi anche nei momenti del più nero sconforto. E i continui battibecchi con quello che era il mio Presidente, Emanuele Scamardella, il quale fu capace di gestire le forze dell'ordine al Pantheon in vista del Flash Mob.
Il Flash Mob… È questo il ricordo più bello!
Vedere quasi 500 Erasmus che avevano imparato una coreografia a memoria, ballarla tutti insieme presso uno dei posti più belli di Roma. Questa immagine è ferma nella mia mente, piena di gioia e di felicità, fu un momento di condivisione ed unione di tutti gli Erasmus d'Italia.
Vedere sventolare la bandiera ESN in una grande folla anche se solo per 3 minuti, perché questo era il tempo concesso dalla polizia municipale. Come sempre, in quel periodo passammo 72 ore insonne, perché non ci fermammo un secondo partendo dai giorni antecedenti dove dovemmo preparare, con l'aiuto dei romani e dell'OC nazionale che scese prima su Roma, i welcome pack e portarli presso tutti gli hotel. Fu prezioso l'aiuto di Matteo De Pascale, il quale credo abbia fatto casa sua - Stazione Termini come minimo per 20 volte per poter portare a destinazione tutti i welcome pack.
Passando per le serate, che per me iniziavano alle 19,00 per terminare alle 7.00 del mattino successivo, per tenere sotto controllo tutte le entrate, le uscite e i movimenti, vedere che nessuno si facesse male, che nessuno si sentisse male e soprattutto essere sempre all’erta, perché in fondo tutto era sotto la mia responsabilità ed alla fine ero io che dovevo rispondere dell'operato alle sezioni. Fu un ICE molto criticato, chi se lo scorda, ma le critiche, quelle costruttive, le ho sempre ben viste. Perché anche se sul momento possono sembrare offensive alla fine ti aiutano e ti fanno capire dove e cosa hai sbagliato ed infatti è grazie a questa esperienza che sono cresciuta e nel contempo mi ha fatto continuare ad amare ESN, ma ESN verso gli Erasmus, perché in fondo noi esistiamo grazie a loro…
- Valentina Palmieri Vice Presidente ESN Italia 2012, Capo OC ICE 2012 -
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