Maurizio Oliviero, oggi 50 anni, Professore di Diritto Pubblico comparato all’Università degli Studi di Perugia, è stato tra i primi studenti europei a sperimentare il programma “Free Movers”, che qualche anno più tardi sarebbe diventato Socrates e poi Erasmus.
Ha studiato ed insegnato in molte Università nel mondo (Columbia University, Univali, Unb, Al-Quds, Eskesir, Alicante, Imed) concentrando le sue ricerche sui temi del pluralismo giuridico.
Da anni è impegnato scientificamente nelle azioni di institutional building, soprattutto nei Paesi in conflitto dell’area mediorientale. Proprio per tali attività gli sono stati attribuiti numerosi riconoscimenti internazionali come il Premio Giovanni Paolo II, a Betlemme nel 2013 e la Laurea Honoris Causa, presso l’Universidade do Vali do Itajaì, in Brasile nel 2014. In tali occasioni ha sempre ricordato come il “desiderio e l’impegno per la pace e la democrazia nel mondo sono fortemente collegate alla mia esperienza Erasmus, che mi ha permesso di alzare gli occhi al cielo e capire che la diversità è una ricchezza per l’umanità”.
Nel 2012 viene nominato dalla Commissione Europea “Ambasciatore Erasmus per l’Italia” (http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I072156): un impegno che, come ha di recente sostenuto “costituisce un dovere verso i giovani che costruiscono sulle memorie del passato le speranze del futuro”.
Un convinto sostenitore fin dal primo momento di Erasmus Student Network in cui, ama sottolineare, “vedo una parte dell’Europa del domani: oggi sono gli studenti che aiutano gli studenti, domani saranno cittadini che aiuteranno altri cittadini”. E questa è la grandezza dell’Erasmus: “il più importante progetto di cittadinanza politica europea, che fonda le sue radici nella solidarietà, nella giustizia e nella pace”.
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