Noi del Team Environmental Sustainability quest’anno abbiamo un grande sogno: incoraggiare le Sezioni ad aiutare a preservare l’esistenza di un piccolo essere vivente da cui dipende la nostra vita. Stiamo parlando delle api, a cui è dedicata a livello mondiale la giornata del 20 maggio.
Apis mellifera, la nostra apetta domestica, è un insetto appartenente all’ordine degli Imenotteri, e si diletta, come altre specie, ad impollinare i fiori. Perché lo fa? Come ci ha insegnato l’Ape Maia, le api svolazzano da un fiore all’altro per raccogliere nettare e polline utili alla loro alimentazione: tale attività si chiama bottinatura. Attratte dai colori e dagli odori dei fiori e dal delizioso sapore del nettare, le api si adagiano sul fiore e sporcano il corpo peloso di polline. Attraverso accurati movimenti si formeranno delle pallottole costituite da polline agglomerato con nettare o miele portate nelle “cestelle” delle zampette. L’attività di impollinazione delle api è fondamentale per la nostra alimentazione: le api impollinano fino a 1 milione e 200 mila miliardi di fiori all’anno e da loro dipende l’80% del cibo che mangiamo ogni giorno. Come dice la canzoncina “per fare il frutto ci vuole il fiore” sì, ma senza le api o gli altri insetti pronubi, come i bombi, le farfalle, le mosche, ecc., non ci sarebbe impollinazione, e quindi l’ovulo del fiore non verrebbe fecondato e non si svilupperebbe il frutto. Grazie alle api possiamo mettere in tavola ben 106 tipologie di frutta e verdura, essenziali per un’alimentazione sana e sostenibile.
Il mondo delle api è affascinante anche per il loro tipico carattere sociale. L’alveare è organizzato come una vera e propria società, in cui sono presenti tre caste: ape regina, api operaie e fuchi, ciascuno con un proprio ruolo caratteristico da cui dipende l’equilibrio dell’alveare. Prima fra tutte l’ape regina, la “mamma” dell’alveare che depone le uova e garantisce la coesione della colonia. Ha dimensioni maggiori rispetto le altri api, si sviluppa all’interno della cella reale e viene nutrita con pappa reale. Può deporre fino a 2000 uova al giorno! Poi le api operaie, di dimensioni minori e che ricoprono diversi ruoli durante la loro esistenza in base alle esigenze dell’alveare. Possono dedicarsi alla pulizia (ape pulitrice), alla difesa (ape guardiana) e alla ventilazione (ape ventilatrice) dell’alveare, alla nutrizione dell’ape regina e delle larve con miele, polline e pappa reale (ape nutrice), alla costruzione dei favi, le “casette” delle api (ape ceraiola), all’eliminazione delle api morte (ape becchina), alla conservazione di polline e nettare (ape immagazzinatrice), e alla raccolta di polline, nettare, propoli e acqua (ape bottinatrice). Infine i fuchi, il maschio dell’ape, dal corpo tozzo e privo di pungiglione, addetti all’accoppiamento con l’ape regina, alla produzione di calore e alla distribuzione del cibo.
Le api sono ottimi bioindicatori ambientali: la loro presenza o assenza in un determinato ecosistema ne permette una prima valutazione dello stato di salute. Purtroppo negli ultimi anni si è registrato un calo della popolazione di questi piccoli esserini, messi a rischio dall’eccessivo inquinamento, dagli effetti del cambiamento climatico e dall’incontrollata attività antropica. In Europa si stima una perdita negli ultimi anni tra il 30 e il 50% della popolazione di api. Un dato rilevante: la salute degli ecosistemi e la sicurezza alimentare sono messe gravemente a rischio!
Rispettare le api e sostenere le realtà che si occupano di apicoltura sostenibile sono i due valori che noi del Team vorremmo trasmettere a tutti. Per tale motivo promuoviamo l’adozione di un alveare attraverso il progetto di 3Bee, un’interessante realtà che sostiene l’apicoltura italiana e aiuta a difendere le api dall’estinzione.
Il Team Environmental Sustainability
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