Si insegna, nelle scuole, che il ‘900 finisca un giorno del novembre 1989, precisamente il 9, quando a Berlino dei cittadini della stessa città, ma di due nazioni differenti, iniziano, finalmente, ad abbattere un muro. La caduta di quel muro simboleggia il contatto tra due mondi, due universi, due epoche, semplicemente due storie che vengono a contatto, così uguali nelle carte d’identità dei loro protagonisti, che sono gli stessi, così totalmente diverse nell’animo di quelle persone.
Per molti è quello il segnale che, più di ogni incontro, conferenza, convegno d’importanza continentale, da il là all’attuazione “sul campo” dell’idea di Europa. Naturalmente, è troppo semplice racchiudere il tutto con il 9 novembre 1989, escludendo e il prima e il dopo, ma alla storia serve una data e quella è la data.
Succede però che, da un paio d’anni, alcuni studenti stiano iniziando a viaggiare per l’Europa, grazie ad un programma di studi che permette di trascorrere un periodo di tempo all’estero. Il programma si chiama, intelligentemente, ERASMUS, acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of th University Students. Il termine non potrebbe, per forza di cose, non riferirsi anche a un altro personaggio, quell’Erasmo umanista, così sognatore, così affamato di cultura.
Succede quindi che nel 1989 l’Erasmus Bureau, che all’epoca qualcosa doveva contare, convochi 32 studenti a Gent, Belgio, per un meeting. La particolarità è che quegli studenti sono tutti Former Erasmus Students e quel meeting ha l’obiettivo in tempi brevi di far nascere un’Associazione che abbracci il nuovo progetto di mobilità studentesca e lo aiuti a sostenersi, grazie al lavoro di studenti volontari al servizio di altri studenti, Students Helping Students.
È il 16 ottobre 1989. Nasce ad Utrecht, Olanda, la prima associazione denominata Erasmus Student Network, nasce ESN, nasce parte della nostra storia personale. Quando cade il muro, quando nasce l’Europa, noi già eravamo presenti, con la stessa voglia di sognare, con la stessa fame di cultura di quell’umanista del XV-XVI secolo.
Sono passati 25 anni. Stiamo sempre qua. Con entusiasmo, competenza, voglia di sorridere, con il nostro Students Helping Students che da sempre è il nostro motto, con, se possibile, ancora più fame e voglia di sognare. Perché ESN unisce parlando un linguaggio di integrazione che, altrove, non è contemplato.
16 ottobre 1989 – 16 ottobre 2014: buon compleanno Erasmus Student Network.
International Exchange Erasmus Student Network è oggi, al compimento del suo venticinquesimo compleanno, presente in 37 paesi europei, estendendosi così anche all'esterno dei confini dell'Unione Europea. E' una macchina assai elaborata e complessa, fatta di ingranaggi costruiti da 25 anni di lavoro dei suoi volontari: ESN è dunque, in questo senso, la sua Storia.
Ma non solo, ESN è anche presente e futuro.
Vivere oggi, negli anni della crescente immigrazione e della riaffiorante sfiducia nei confronti delle istituzioni europee, fa sì che il Network internazionale debba rivolgere i propri sforzi all'educazione dei giovani europei e alla diffusione dei valori del multiculturalismo e della cittadinanza europea.
ESN, figlia anche delle istituzioni e grata dell'appoggio di queste, sa e promuove l'idea che oltre i mattoni di Bruxelles ci sia molto di più, e che essere europei non voglia dire soltanto sedere allo stesso Parlamento, ma essere fratelli.
L'evoluzione del Network è stata figlia dell'evoluzione della società civile: oggi noi giovani sappiamo quali siano le problematiche che ci riguardano, e crediamo fortemente che proprio da noi possa venire la spinta per fare dei piccoli ma significativi passi in avanti. Ecco perchè ESN crede di dover svolgere, e così fa attraverso l'ideazione e l'attuazione di diversi generi di progetti a livello internazionale, un proprio ruolo nella società civile europea.
Ampiamente raggiunta la maggiore età, ESN è pronta ad affrontare le sfide che il futuro presenterà, unita, compatta e in attesa di una nuova alba per l'Europa unita
English version:
It is taught in schools, that the XX century ended on a November day in 1989, precisely on the 9th, when in Berlin, citizen of the same city but of two different nations, began at last to break down a wall. The fall of the wall symbolizes the contact between two worlds, two universes, two eras, two stories that came in contact, so equal in the identity cards of their protagonists, who are the same, so completely different in the souls of those people.
For many that’s the signal that, more than any meeting, conference, convention of continental importance, sets the implementation “on the field” of the idea of Europe. Naturally it’s too simple to enclose everything in November 9th 1989, excluding the ante facts and aftermath, but history needs a date, and that is the date.
What happened was that for a couple of years, some students had begun to travel around Europe thanks to a study exchange program that allows you to spend a certain period of time abroad. This program was intelligently called ERASMUS, acronym of European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. This term obviously also refers to another character, Erasmus of Rotterdam the humanist, such a dreamer, so hungry for culture.
So it happens that in 1989, the Erasmus Bureau, which already had a certain importance, called 32 students in Gent, Belgium, for a meeting. The peculiarity is that all these students are all former Erasmus students and that meeting had the objective to give birth in the near future to an Association that would embrace this new mobility project and would help to sustain it thanks to the work of volunteer students in the service of other students, Students helping Students.
It’s the 16th of October 1989. The first association called Erasmus Student Network is born in Utrecht, Netherlands. ESN is born; a part of our personal history is born. When the wall fell, when Europe was born, we were already there, with the same will to dream, the same hunger for culture of that humanist of the XV-XVI century.
25 years have passed. We’re still here. With enthusiasm, competence, a smile on our face, with our Students helping students that is our motto and with (if possible) even more hunger and will to dream. Because ESN unites people through the language of integration that no one else considers.
16th October 1989 – 16th October 2014: Happy Birthday Erasmus Student Network.
International Exchange Erasmus Student Network is reaching today its twenty-fifth birthday, present in 37 European countries, extending beyond the borders of the European Union.
It is a complex and elaborate machine, made of solid gearwheels built and tested for 25 years of work from its volunteers: ESN is therefore, in this sense, its history.
But, ESN is also its present and above all its future.
Living nowadays, during the years of increased immigration and the re-emergence of distrust of the European institutions, puts the international Network in a position where it should turn its effort to the education of the young Europeans and the spread of the values of multiculturalism and European citizenship.
ESN, daughter also of the institutions and grateful for their support, knows and promotes the idea that over the bricks of Brussels Parliament there is a lot more, and that being European doesn't mean just sit at the same Parliament, but being brothers.
The evolution of the Network is directly correlated with the evolution of civil society: nowadays, we know what are the issues that affect us, young people of this society, and we strongly believe that from us can come the motivation to take small but significant steps forward. That's why ESN believes that it has to carry out, and so it does through the ideation and the realization of different kind of projects at international level, a proper role in the European civil society.
Widely reached the legal age, ESN is ready to face new challenges for the future, compact, cohesive, and waiting for a new dawn for a united Europe.
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