Mobilità sostenibile: un valore europeo che inizia dalla tua esperienza
La mobilità sostenibile è uno dei temi centrali per l’Unione Europea, ad oggi considerata essenziale per costruire un futuro più giusto, inclusivo e, soprattutto, rispettoso dell’ambiente.
Quando pensiamo alla mobilità sostenibile, immaginiamo piste ciclabili, bus elettrici, car sharing o città più verdi, ma la mobilità sostenibile è molto di più; è un aspetto che riguarda la nostra qualità di vita, l’equità sociale e la salute delle persone, oltre alla cura dell’ambiente attraverso la riduzione delle emissioni. Progettare una mobilità sostenibile significa ripensare il modo in cui organizziamo città e territori, riducendo la dipendenza dall’auto privata e creando spazi urbani più sicuri, accessibili e a misura di persona.
L’UE si impegna da anni per rendere la mobilità internazionale sempre più sostenibile. Programmi come l’Erasmus+, offrono a migliaia di giovani la possibilità di studiare, svolgere il tirocinio o volontariato all’estero e di sviluppare trasversalmente competenze, conoscenze e nuove visioni. Questa mobilità, per essere davvero sostenibile, deve considerare l’impatto ambientale dei nostri spostamenti e delle nostre scelte quotidiane, dalle modalità di viaggio fino alle abitudini di consumo.
Quando viviamo per un periodo in un altro Paese, abbiamo l’opportunità di sperimentare un diverso sistema di trasporti, osservare politiche innovative e portare con noi idee e pratiche utili per migliorare la nostra comunità una volta fatto rientro a casa. Partecipando ad un programma di mobilità possiamo dunque contribuire al cambiamento non solo scegliendo un mezzo di trasporto meno inquinante, ma anche promuovendo tra le persone che conosciamo l’attenzione verso la sostenibilità.
La mobilità sostenibile, infatti, non è solo un modo di spostarsi, ma anche un percorso per costruire una società più equa e consapevole, in cui le risorse vengano utilizzate con responsabilità e rispetto per l’ambiente.
Qual è l’impatto ambientale complessivo di un’esperienza Erasmus+? Quali aspetti lo determinano maggiormente (trasporti, alloggio, consumi quotidiani, eventi)?
Esistono alternative ai voli aerei che potresti considerare per i tuoi spostamenti futuri? Quali vantaggi e svantaggi percepisci rispetto a queste scelte?
Molte città europee stanno investendo in trasporti pubblici integrati, ciclabili sicure e politiche per ridurre le emissioni. L’UE sostiene queste trasformazioni perché crede che la mobilità sia un diritto che permette alle persone di crescere, studiare, lavorare e costruire un futuro migliore.
Come la tua esperienza di mobilità internazionale può diventare un esempio concreto di sostenibilità?
Durante la tua esperienza e una volta conclusa, come potresti contribuire a sensibilizzare altre persone sull’importanza di scegliere modalità di trasporto sostenibili?
In che modo la mobilità sostenibile si collega ai tuoi valori personali e a ciò che desideri contribuire alla società in futuro?
Sviluppa l’argomento in forma di saggio breve, interpretando e confrontando i documenti forniti, con l’aiuto delle domande presenti nella traccia.
Argomenta la trattazione anche con riferimenti alle tue conoscenze personali e di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente con il contenuto e il tema trattato.
Ricordati di citare i documenti all’interno del testo per sostenere le tue riflessioni.
Non superare il limite di:
un foglio di protocollo (massimo 4 colonne)
oppure quattro pagine in font Arial 12, interlinea doppio e margini normali.
Documento #1
MOBILITÀ SOSTENIBILE E TRASPORTO INTERMODALE - Luca Marfoli
Dai dati forniti dal Rapporto TERM 2009 (Transport and Environment Reporting Mechanism) dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA, 2009) emerge un quadro piuttosto preoccupante, caratterizzato dall’aumento del volume delle merci e dei passeggeri trasportati, concentrato proprio nelle modalità di trasporto stradale e aereo. Il Rapporto TERM 2011 mostra invece che si sono registrati dei progressi in termini di efficienza (per esempio, le automobili nuove nel 2010 sono state più efficienti di circa un quinto rispetto al 2000), tuttavia, questi miglioramenti (relativamente modesti) sono stati spesso controbilanciati dalla crescita della domanda; e ciò nonostante la recessione abbia rallentato le attività di produzione e crescita in alcuni settori economici.
A fronte di una crescente domanda di mobilità tra il 1990 e il 2009, la crisi economica del 2008 ha moderatamente frenato l’attività di trasporto di merci e persone e pertanto le esternalità negative che ne derivano. Si veda: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di CO2 delle auto - anno 2012, «Nel periodo 1990-2008 la domanda di trasporto passeggeri è aumentata del 34% (pur segnalando una flessione del 7% nel 2008 rispetto al 2007 dovuta alla crisi economica), mentre per le merci si segnala un incremento del +20,4%. Nel periodo 1990-2009, nel nostro Paese si è registrato un imponente incremento della domanda di trasporto(+31,9% per i passeggeri e +5,5% per le merci, limitatamente ai vettori nazionali, se si includono i vettori stradali esteri si registra un aumento di circa il 32%)». Si veda anche: ISPRA, VII Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, 2011, 215.
https://www.giureta.unipa.it/2013/1_Marfoli_DirNav_16042013.pdf
Documento #2
Green Erasmus - Travel
Il viaggio di andata e ritorno dalla tua destinazione Erasmus è una parte fondamentale della tua esperienza di mobilità. Tuttavia, il modo in cui scegli di viaggiare fa la differenza.
Il programma Erasmus, essendo il più grande schema di mobilità al mondo, sposta migliaia di studenti che inevitabilmente contribuiscono a significative emissioni di carbonio. Le emissioni derivanti dall’aviazione, in particolare, sono aumentate rapidamente negli ultimi due decenni. Soluzioni tecniche come la transizione ai carburanti sostenibili per l’aviazione sono ancora lontane dall’essere mainstream e non eliminano del tutto le emissioni.
Pertanto, è necessario considerare un cambiamento nei comportamenti legati alle scelte di viaggio. Prima di iniziare il tuo scambio Erasmus+, considera di calcolare l’impronta di carbonio delle diverse opzioni di trasporto e verifica in che modo il tuo viaggio incide sul clima.
Azioni che puoi intraprendere
Prendi un treno o un autobus per raggiungere la tua destinazione Erasmus, come alternative a basse emissioni rispetto ai voli a corto raggio. Facendo questa scelta, il programma Erasmus+ prevede un extra di 50 euro e fino a 4 giorni aggiuntivi di supporto individuale per il viaggio. Chiedi al tuo ufficio internazionale o mobilità maggiori informazioni su questa opportunità di finanziamento.
Le connessioni ferroviarie e in autobus variano molto in Europa, quindi per alcune destinazioni potrebbe non essere fattibile viaggiare senza aereo. Se devi volare, scegli compagnie aeree con flotte più efficienti e rotte con meno scali. I voli diretti inquinano di meno. Quando possibile, vola in un luogo vicino alla tua destinazione finale e completa il viaggio con altri mezzi di trasporto più sostenibili.
Viaggiare in treno o autobus richiede un cambio di mentalità (benvenuto nel mondo dello slow travel), perché può volerci uno o più giorni in più per raggiungere la meta. Se cerchi un posto in cui pernottare durante il viaggio, utilizza siti di prenotazione eco-friendly o scegli l’alloggio presso famiglie.
Viaggia preparato. Molte plastiche monouso possono essere evitate. Per ridurre i rifiuti di plastica durante il viaggio, porta con te un kit riutilizzabile: una borraccia, una tazza per bevande calde, una borsa per la spesa, posate riutilizzabili e prodotti per l’igiene in contenitori ricaricabili o saponette solide. Diventa un viaggiatore contro la plastica.
Informati sulle tessere studenti per il trasporto pubblico o sui sistemi di bike sharing una volta arrivato a destinazione. Potresti aver bisogno di quella fototessera che giace nel cassetto del tuo comodino.
https://www.greenerasmus.org/before-mobility/travel
Documento #3
Andrew Savage - Vice President of Sustainability & Founding Team, Lime
Dobbiamo ripensare il ruolo eccessivo delle auto private nelle nostre grandi città. Entro il 2050, il 70% della popolazione mondiale, in continua crescita, vivrà in aree urbane. Le città possono essere il luogo più efficiente dal punto di vista delle emissioni di carbonio in cui vivere, ma esiste un modo giusto e uno sbagliato per crescere.
Se riusciremo a ripensare il ruolo dominante delle auto, che rimangono inattive e parcheggiate per il 95% del loro tempo, potremo liberare enormi spazi per creare alloggi a prezzi accessibili, parchi, piste ciclabili protette e altre infrastrutture che rendono le città molto più vivibili, riducendo al contempo in modo significativo l’inquinamento da carbonio.
https://time.com/7172572/andrew-savage/
Documento #4
Cycling is the healthiest way to get around cities - Hayley Dunning
Uno studio condotto in sette città europee ha evidenziato che andare in bicicletta apporta i maggiori benefici sia per la salute fisica sia per quella mentale.
Le persone che utilizzano la bicicletta in città hanno riportato una migliore percezione della propria salute generale, una migliore salute mentale, maggiore vitalità, livelli più bassi di stress percepito e meno sensazioni di solitudine.
Lo studio fa parte del progetto PASTA finanziato dall’UE ed è stato condotto in sette città europee: Anversa, Barcellona, Londra, Örebro, Roma, Vienna e Zurigo. Pubblicato su Environment International, è stato guidato dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) e ha coinvolto anche ricercatori dell’Imperial College di Londra.
Il secondo mezzo di trasporto più benefico, dopo la bicicletta, è risultato essere il camminare, associato a una buona percezione della salute generale, maggiore vitalità e più contatti con amici e familiari.
La dottoressa Audrey de Nazelle, del Centre for Environmental Policy dell’Imperial College, ha dichiarato: “Questo studio si aggiunge alle evidenze già esistenti che dimostrano come camminare e andare in bicicletta per spostarsi faccia bene alla salute e favorisca anche l’interazione sociale. Considerando altri problemi come l’inquinamento atmosferico, ha senso pensare in modo molto più olistico agli impatti delle nostre politiche urbane.
“Ad esempio, visto che Londra sta cercando di affrontare grandi problemi di salute come l’inquinamento dell’aria, l’isolamento sociale e l’obesità, perché non affrontarli insieme e ottenere un effetto più ampio promuovendo camminate e ciclismo?”
https://www.imperial.ac.uk/news/187688/cycling-healthiest-around-cities/
Documento #5
Implementation Guidelines - Erasmus+ and European Solidarity Corps green transition and sustainable development strategy
Per promuovere l’uso di mezzi di trasporto sostenibili, i programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà incoraggiano i partecipanti a prestare attenzione alla sostenibilità ambientale in ogni fase del ciclo di vita di un progetto e ma tradurre questa attenzione in azioni concrete.
Integrare regolarmente considerazioni ambientali nei progetti spinge le organizzazioni a collaborare per la sostenibilità e a scambiarsi buone pratiche, sviluppando iniziative comuni in questo ambito.
In entrambi i programmi, questo impegno per l’ambiente e la lotta contro i cambiamenti climatici costituisce parte dei criteri per l’assegnazione dei finanziamenti, confermando così la volontà di contribuire alla transizione verde.
Il Corpo Europeo di Solidarietà finanzia progetti che promuovono la solidarietà come valore e rispondono a sfide sociali, e il cambiamento climatico ne è un chiaro esempio. Organizzazioni e gruppi di giovani possono creare progetti per fare la differenza nelle proprie comunità.
Più nello specifico, i programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà includono le seguenti azioni, caratteristiche e meccanismi a supporto della transizione verde e dello sviluppo sostenibile:
Fornendo supporto finanziario per la mobilità, Erasmus+ e il Corpo Europeo di Solidarietà incoraggiano i partecipanti a utilizzare mezzi di trasporto più sostenibili (ad esempio treno, bicicletta, autobus o car-pooling) per raggiungere e lasciare la loro destinazione. Questi programmi prevedono un sostegno finanziario aggiuntivo per l’uso di mezzi di trasporto più sostenibili, nonché indennità giornaliere supplementari per adattarsi a tempi di viaggio più lunghi.
Di conseguenza, i partecipanti riducono la loro impronta di carbonio e sperimentano un altro modo di viaggiare, favorendo un cambiamento di comportamento, ad esempio considerando questi mezzi di trasporto anche per i viaggi di piacere o di lavoro.
Il viaggio inizia nel momento stesso in cui si esce di casa, e viaggiare in modo sostenibile può renderlo ancora più memorabile.
Documento #6
Research on the habits of Erasmus students: consumer, daily life, and travel habits of Erasmus students from the perspective of their environmental attitudes and beliefs - Green Erasmus
Un aspetto della mobilità internazionale studentesca che è già stato discusso ed esplorato riguarda l’impronta ecologica legata alle scelte di trasporto degli studenti nel viaggio verso e dal luogo di mobilità. Le ricerche condotte finora hanno indicato che la maggior parte degli studenti internazionali tende a viaggiare in aereo, poiché il settore dell’aviazione rappresenta la stragrande maggioranza dei trasporti internazionali (Shields, 2019:596).
I risultati della ricerca Green Erasmus confermano questa tendenza. L’aereo risulta essere il mezzo di trasporto preferito tra gli studenti Erasmus, sia per raggiungere (73,1%) sia per tornare (69,8%) dalla destinazione di mobilità. Il suo utilizzo è, con un ampio margine, il più diffuso rispetto a tutte le altre opzioni di trasporto (autobus/pullman, treno, nave/barca, altri). Questi numeri sono coerenti anche con una recente ricerca condotta da Eurail (in collaborazione con ESN) sul comportamento di viaggio degli studenti Erasmus. I risultati hanno mostrato che il 75% degli studenti utilizza l’aereo per raggiungere la destinazione Erasmus e il 79% per il ritorno dalla mobilità (Eurail, ESN, 2020:4), tracciando un quadro simile a quello emerso dall’indagine Green Erasmus.
Continuando sul tema dei trasporti, agli studenti è stato chiesto anche quali siano le loro scelte quotidiane per raggiungere l’università (sia a casa sia durante la mobilità). Le risposte dei partecipanti forniscono risultati interessanti riguardo alle scelte di trasporto durante la mobilità e nel proprio Paese. I dati mostrano un aumento considerevole di chi sceglie di andare a piedi all’università (dal 28,3% a casa al 43,2% durante la mobilità) e una conseguente diminuzione dell’uso del trasporto pubblico o dell’auto per spostarsi, in particolare l’uso dell’auto cala dal 5,8% allo 0,7%.
Questo cambiamento non può né deve essere attribuito immediatamente a una maggiore consapevolezza ambientale, dato che solo il 21,5% dei rispondenti ha dichiarato di considerare l’impronta ecologica nelle proprie scelte di trasporto, tuttavia rappresenta comunque un buon indicatore di riduzione dell’impronta ecologica degli studenti.
Rosentrater et al. (2017) hanno inoltre evidenziato che il 52% degli studenti coinvolti nella loro ricerca preferisce andare a piedi al campus universitario. Gli autori giustificano questa scelta con il fatto che la maggior parte degli studenti vive vicino al campus. Considerando che il costo rappresenta un fattore importante nelle scelte di consumo degli studenti, non sorprende che camminare, essendo gratuito, sia la scelta preferita quando la distanza lo consente.
https://project.greenerasmus.org/documents/GE-report.pdf
Documento #7
GreenComp - Quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità
Un'istruzione e una formazione di alta qualità e inclusive possono contribuire a migliorare le condizioni sociali e ambientali. I problemi socio-ecologici come la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici, l'inquinamento e le disuguaglianze possono impedire l'accesso all'istruzione e all'occupazione che, a sua volta, aggrava tali problemi socio-ecologici, creando un circolo vizioso.
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Per adottare stili di vita sostenibili occorre un cambiamento di mentalità e di comportamento. Dobbiamo mettere al centro delle nostre società l'equità e la giustizia per le generazioni attuali e future. Il nostro rapporto con l'ambiente deve basarsi su un senso di connessione con la natura. L'apprendimento per la sostenibilità ambientale dovrebbe mettere le persone in condizione di pensare in modo olistico e di mettere in discussione i modi di vedere il mondo alla base dell'attuale sistema economico.
Al contempo, dovrebbe incoraggiarle ad agire individualmente e con altri per trasformare la società e plasmare un futuro sostenibile per tutti. Nell'apprendimento permanente dovrebbero rientrare le competenze in materia di sostenibilità in tutte le discipline, per formare i pensatori sistemici e gli agenti etici del cambiamento necessari per promuovere una società sostenibile.
https://drive.google.com/file/d/1BVBFJE-3Uxzzsqg9Vjf9Wa61JJcPQH4i/view?usp=sharing
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