“Ho vissuto il progetto dall`inizio con le prime idee, i confronti accesi e la redazione del testo base della proposta fino alla sua conclusione. – Racconta Antonio del Sole, presidente di ESN Alumni Italia. - Storica resterà nella mia memoria, e in quella degli altri tredici ragazzi presenti, la giornata del 9 settembre 2014, quando un gruppo di pacifici e concreti sognatori si presentò alla cancelleria della Suprema Corte di Cassazione per depositare il titolo della proposta di legge d’iniziativa popolare".
Nelle menti un’idea: quella di voler concretamente riuscire a cambiare le cose.
Bruciava troppo quello che era successo alle appena passate Elezioni Europee, nasceva forte più che mai l’esigenza di stimolare i giovani a partecipare maggiormente al processo decisionale italiano ed europeo, oltre che evidenziare l’oggettiva difficoltà, principalmente di natura economica, di molti studenti Erasmus italiani, a potersi recare presso il proprio seggio elettorale.
ESN Italia ha sempre creduto fortemente nella necessità di lanciare un messaggio forte alle istituzioni, in quanto associazione giovanile voce di circa 20.000 soci volontari annui, impegnata nella promozione della mobilità e sempre in prima linea nel portare avanti le istanze della Generazione Erasmus. Ed è proprio per questi motivi che, per mano di quei quattordici ragazzi, Erasmus Student Network Italia e le sue 49 sezioni hanno deciso di scendere in campo e richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica su questa generazione di cui tanto si parla ma troppo spesso si dimentica.
Quel giorno è stato il primo di una grande avventura, di un grande cambiamento. In poco, tutte le principali città italiane, i comuni e le università sono state invase da studenti che chiedevano a gran voce il riconoscimento di un loro diritto. Riconoscimento tanto sudato quanto meritato, quello arrivato col “SI” del Senato italiano che, il 26 gennaio 2015, approva un emendamento all’Italicum, presentato dai senatori Cociancich, Marucci e Del Barba, che ingloba e integra la proposta di legge di ESN Italia.
Quel giorno la storia è cambiata per davvero. Con l’approvazione della Camera, la proposta diventava legge e il sogno diventava realtà: a partire dal 2016 gli italiani in Erasmus avrebbero finalmente potuto votare senza dover tornare a casa.
17 Aprile 2016. Giornata storica per la #GenerazioneErasmus, quella che vede protagonista il referendum sulle trivellazioni; per la prima volta anche gli studenti italiani in mobilità internazionale possono esercitare il proprio diritto di voto esprimendolo per corrispondenza.
Ed ecco, ad esempio, le parole di Fabrizio, socio volontario di ESN Camerino, Erasmus a Murcia per il suo dottorato:
“Preso dai mille e più impegni che la vita all’estero porta con sé, sono comunque riuscito a ricordarmi di passare sul sito del mio comune di residenza per capire i brevi passi necessari. Una sola mail da inviare e dopo qualche giorno mi è arrivata tutta la documentazione dove attualmente risiedo. Così da lì a poco sono stato in grado di esercitare il mio diritto di voto anche in terra spagnola. Un diritto che per molti altri cittadini Europei è scontato ma che per noi italiani ha richiesto un po’ più di attesa. Passare in pochi mesi dall’organizzare banchetti per raccogliere firme allo sfruttare effettivamente tale possibilità, ha rappresentato per me grande motivo di orgoglio. Ricordo perfettamente le nostre parole, la speranza, le spiegazioni ai passanti sul perché la firma di ognuno fosse così importante. Aver potuto votare è una di quelle storie a lieto fine che confermano ancora una volta la potenza del nostro network.“
18 Aprile 2016. Il giorno dopo.
A volte basta crederci.
A volte osare può portare a qualcosa.
A volte un sogno può diventare realtà.
E poi si sa… In ESN nulla è impossibile!
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