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Conosciuto a tutto il Network come Kovac, Francesco Marinelli, tesoriere di ESN Italia, ci racconta di lui in una veste inedita.

Oltre a venire dalla bellissima Basilicata ed amare vinili e De Andrè, scopriamo di più sulle sue passioni e sul suo lato caratteriale nascosto. 

Ciao Francesco, com’è nata la tua passione per ESN? 

La mia passione per ESN nasce grazie a un amico rientrato dall’Erasmus, ho partecipato insieme a lui a un evento della Sezione ESN Florentia e da quel momento ho conosciuto l’associazione. Valore aggiunto è stata la possibilità di convivere con un ragazzo Erasmus, Anton, giusto l’anno prima di conoscere l’associazione.

So che è praticamente appena iniziato il mandato ma…c’è un qualcosa in cui vorresti lasciare il segno?

Sicuramente uno degli obiettivi è quello di riuscire a recuperare il rapporto con le persone e abbattere questo muro tra Consiglio Direttivo, Sezioni e gli ESNers, che sia per incomprensioni che per altre ragioni, si è venuto a creare negli anni. 

Un tuo pregio e un tuo difetto con due aggettivi, come ti descriveresti?

Come difetto userei l’aggettivo inconcludente, mentre come pregio mi definirei un ottimo ascoltatore.

Come mai hai scelto “inconcludente”?

Se ho molto tempo a disposizione per poter fare qualcosa rischio di prendermene davvero troppo, quindi mi definisco pigro soprattutto in alcune cose. 

Come pregio hai scelto quello di “essere un ottimo ascoltatore”, racconta cosa intendi?

Credo di riuscire a prendere da tutte le persone “qualcosa”

Tendo a dare a tutti la possibilità di poter parlare di qualsiasi argomento e non avere dei “pregiudizi”, quindi ascolto. 

Raccontami una tua passione nascosta 

Te ne racconto due che quasi si equiparano: la prima è sicuramente la birra artigianale, sono un fan accanito e un discreto consumatore. La seconda invece è quella dei vinili. Mi piace veramente molto ascoltarli, mi rilassa il suono che danno alla musica e, se ne ho la possibilità, mi piace girare fiere e mercati alla loro ricerca. 

Chi è la persona che ti ha influenzato di più nella vita? 

Anche qui ti do due “opzioni”. Sicuramente la prima persona è la mia bisnonna, una donna di una semplicità unica e di una bontà come poche persone al mondo. La seconda invece è più un concetto. Mi spiego meglio, ognuno di noi ha idoli, sportivi e non, che influenzano la propria personalità per il modo di pensare e di mettere in atto le proprie idee. Ad esempio due nomi che mi vengono sono Senna e il calciatore Cruijff che hanno sicuramente sia rivoluzionato il loro sport, ma soprattutto hanno anche avuto un loro modo di pensare che rendeva unici i loro gesti. Per esempio Cruijff diceva sempre “preferisco perdere con le mie idee”, questo mi ha influenzato perché mi ha insegnato a portare avanti le mie idee, sempre e comunque. 

Se potessi svegliarti domani avendo acquisito un superpotere, quale sarebbe e perché?

Il super potere che sceglierei è sicuramente: poter viaggiare alla velocità della luce. 

Sarebbe senza dubbio bellissimo per poter visitare più cose possibili e vedere tutte le bellezze che il nostro mondo ha da offrire: bellezze artistiche, culturali e gastronomiche. 

Qual è l’episodio più imbarazzante della tua vita?

Di episodi imbarazzanti nella mia vita ce ne sarebbero molti da raccontare ma così a caldo quello che mi è rimasto più impresso è questo: dopo una serata con tasso alcolico abbastanza elevato, mi sono aggrappato ad una impalcatura in centro a Firenze. Lascio a voi cogliere l’imbarazzo insorto i giorni successivi..

Per quali cose, persone o aspetti della tua vita provi più gratitudine?

Provo gratitudine per tutte quelle persone che riescono a dare qualcosa in più agli altri. Nella sfera personale cito la mia fidanzata, i miei genitori e tutte quelle persone che standomi vicino mi rendono migliore, dando così un valore aggiunto alla mia esperienza. 

Sicuramente provo gratitudine anche verso chi mi lascia qualcosa anche solo con una parola o un incontro. 

Un aggettivo per descrivere i tuoi compagni d’avventura per questo 2020?

Nadia Sellami: comprensiva;

Matteo Carbone: multitasking;

Giovanni Telesca: deciso;

Francesco Ferraro: schietto;

Egi Ivanaj: propositiva;

Giovanni D’Amico: calmo.

Eleonora C.