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Eccoci qui con l’attesa intervista dei due Big di ESN Italia, da un lato del ring il Presidente in carica, al suo secondo mandato ma sempre pronto a dar battaglia.

Dall’altro la nostra VP fresca fresca ed a metà del suo primo mandato.

Ah no, non è il The Ring ma mettiamo un po’ di Hype a questa intervista doppia!

 

Batteria di domande per entrambi e vediamo chi dei due saprà entusiasmarci di più!

 

Iniziamo dalla VP!

 

Salve Gaia, sei la Vice President di ESN Italia, sei una volontaria di Modena e quello che fai nella vita vera lo possiamo agevolmente leggere dal tuo CV. 

Potresti, invece, raccontarci chi sei davvero?

 

Gaia: Sono un'inguaribile sognatrice, amo il cibo, il mare, le persone, la musica, i tramonti visti dalla mia spiaggia preferita, e la birra. Credo nel potere che ognuno di noi ha di cambiare il mondo e renderlo un posto migliore. Mi piace tantissimo viaggiare e negli anni ho avuto la fortuna di vivere in 3 paesi diversi, visitarne più di 20 ed esplorare centinaia di città. Nonostante tutto amo l'Italia, la sua cultura, il suo stile di vita, e il suo popolo. Mi piace leggere ma faccio fatica a finire i libri che inizio, e mi piace vedere i film ma faccio fatica a ricordarmeli. Sono molto legata ai miei genitori e a mio fratello, condivido ogni cosa con loro e sono il mio faro. L'ho già detto che amo il cibo?

 

Perfetto, anche se siamo andati lunghi. Proviamo con un esercizio di sintesi. La candidatura l'abbiamo letta più o meno tutti, durante il tuo Question Time ti assicuro che qualcuno di noi si è anche impegnato a tenere gli occhi aperti, ora però puoi dirci davvero cosa ti ha spinto a lanciarti in questa avventura? Rapida e concisa, non è un dibattito.

 

Gaia: La voglia di portare cambiamento e innovazione.

 

Sfida della sinteticità superata. Proseguiamo. Ormai sono passati diversi mesi dalla tua entrata in carica, quindi, le esperienze iniziano ad accumularsi nel tuo bagaglio da Board Member. Quindi, apri la valigia e raccontaci quale episodio - fino ad oggi - si è rivelato essere il più bello e quale, invece, quello che ti ha creato maggiori difficoltà.

 

Gaia: Inizio dalla fine. Il periodo di passaggio di consegne è sicuramente stato molto difficile, prima di allora non avevo mai passato un periodo così stressante. Faccio invece fatica a pensare all'esperienza più bella perché vivo quasi quotidianamente delle piccole soddisfazioni, e per questo riconosco di essere molto fortunata. 

Sicuramente mi rende felice sapere che quello che sto facendo viene apprezzato dai miei compagni di squadra, e in generale dai membri dell'Associazione. 

Spesso un semplice "grazie" o un "bel lavoro" mi rendono felicissima. 

 

Ok, abbiamo parlato fin troppo di ESN. Torniamo su di te. Film preferito e perché (#nospoiler)?

 

Gaia: Mi sono appena resa conto di essere una di quelle persone orribili che non ha un film preferito... se devo pensare però a un film che guarderei più volte, mi viene in mente "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino. Parla di un amore spontaneo ma complicato in maniera delicata, ed ha una fotografia che mi fa impazzire.

 

Interessante, vedo che ci stiamo aprendo, quindi, essendosi palesemente rotto il ghiaccio ed essendo ormai in confidenza (considerando che senti più me che la tua famiglia) possiamo scendere un po' più sul personale. Qual è la Gaia che solitamente non mostri?

 

Gaia: La Gaia che solitamente non mostro è quella fragile ed emotiva, ma sta imparando anche lei a farsi vedere più spesso.

 

Terremo, quindi, un posto a tavola per questa versione di te!

E dopo la citazione di altri tempi, ci vuole una domanda da boomer: Isola nei Caraibi ma senza resort e altre persone, solo fauna e vegetazione. Devi restare almeno un anno, presumibilmente prorogabile a due, 3 oggetti che porti con te.

 

Gaia: Donna Giorgi e Gabriele Ruggiero.

 

Particolare scelta di strumentazione, senza dubbio.

Torniamo, quindi, sulla terraferma & Back to ESN. 

Domanda scomoda: lancia tre lame a chi vuoi tu senza indicare nome ma solo il perché.

 

Gaia: Le lame sono per i frustrati, io lancio solo glitter.

 

Forse erano meglio le lame, almeno nella maggior parte dei casi dopo la 978 docce hai quella certezza che vanno via. 

Visto che le lame non ti piacciono e sei una fautrice del Km0, “Pomo della discordia”: La tua persona preferita in ESN e quella nella vita vera. Chi e perché.

 

Gaia: Donna Giorgi e Gabriele Ruggiero.

 

Ok, siamo quasi alla fine: Il Big Dream che hai nel cassetto e che non hai mai condiviso con nessuno.

 

Gaia: I miei sogni sono grandissimi e li custodisco molto gelosamente, però un sogno ESNico è che un giorno la nostra Associazione diventi un posto veramente accogliente e inclusivo per chiunque rispetti e si rispecchi nei nostri valori.

 

Romantica e Riservata. Un pensierino, quindi, al buon Gerry. Quello che non hai mai detto al tuo Presidente.

 

Gaia: Ci diciamo tutto, anche troppo forse. Ti voglio bene ma già lo sai.

 

Bonus Track: “Nel Mulino che vorrei...

 

Gaia: ESN Italia è finanziata dal MIUR”

 

Non fa rima ma è poetica lo stesso. Benissimo cara, grazie per le tue risposte e puoi accomodarti per vedere il tuo President come se la cava.

Con lui non credo che avrò gli stessi “guanti bianchi”.

 

Buongiorno Presidente (#tonoironico), Lei è - invece - una personalità ormai nota, un volontario di Siena che ha ricoperto mille ruoli e mille vesti, sappiamo le leggende e gli aneddoti ma... in poche parole potrebbe descriversi per chi davvero è?

 

Gerlando: Chi sono io? Sono una persona molto ambiziosa, che non si pone limiti e che ragiona sempre sul lungo periodo. Devo dire che molto di chi sono oggi è stato formato dall’esperienza vissuta a Siena e posso dire che questo mi ha arricchito sia a livello di conoscenze che oggi spendo in ESN Italia sia di altre competenze trasversali che applico nella vita di tutti i giorni. Porto sempre la mia Sezione locale nel cuore e devo tanto a lei.


 

Non Le abbiamo fatto giurare di dire la verità e nient’altro che la verità ma diamo per buona la risposta. Così come abbiamo dato per buona la sua seconda candidatura, che si sa… abbiamo letto ancor meno della prima: del resto è il drama del Question Time quello che rileva. 

Ora a mente fresca e senza più la pressure del periodo delle elezioni, ci racconti anche lei cosa davvero l'ha spinta a lanciarsi in questa avventura? Rapido e conciso, così come la sua collega.

 

Gerlando: La consapevolezza di cosa avevo fatto nel mio primo anno di mandato e dove potessi migliorare. Nel primo anno ho avuto la possibilità di capire nel concreto il ruolo del Presidente e sentivo quindi la voglia di poter finalmente mettere in pratica quello che avevo appreso. Sapevo che avrei potuto fare di più, fare meglio e fare tanto per far crescere ancor di più questa meravigliosa associazione.

 

Perfetto, a questo punto possiamo darci anche del “tu”u, del resto ci conosciamo da 8 lunghi anni. 

Il tempo è passato, ormai questa nave è tua e questo timone lo dovresti conoscere abbastanza bene, raccontaci - quindi - da lupo di mare del Board quale sei quella che, fino ad oggi, è stata la più bella esperienza di questo secondo mandato e quella che invece ti ha creato maggiori difficoltà.

 

Gerlando: L’esperienza più bella è sicuramente quella legata alla possibilità di interfacciarmi con il mondo delle istituzioni, anche e soprattutto quotidianamente. Ogni volta è un’emozione indescrivibile, un misto di aspettative, paure ed accortezze che però stanno rendendo davvero elettrizzante questa esperienza di mandato.

Da ultimo e di recente una telefonata ricevuta dal Quirinale e della quale percepisco  ancora l’emozione quando ci penso. L’esperienza più difficile non è legata a questo mandato ma a quello scorso, ovvero  imparare a capire come coordinare un direttivo profondamente diverso da quello di un contesto locale al quale invece sì è solitamente abituati prima di fare l’esperienza di Board nazionale.


 

Ok, anche per te mettiamo un secondo in sospeso il tema ESN e andiamo a scoprire invece chi è Gerlando. Domanda secca: cantante e canzone preferita e perché (#sipoicelacantiapalermo)?

 

Gerlando: La mia parte romantica sceglierebbe “Dillo alla luna” di Vasco mentre quella del momento è “Mon Amour”di Annalisa. Le sceglierei entrambe perché tutte e due descrivono questi due lati di me, il primo più romantico che non mostro quasi mai mentre il secondo più da platea che invece è ben noto a tutti. A disposizione a cantarle entrambe alla prima occasione.

 

Non aspettiamo altro che sentire la tua performance… abbiamo già preparato i tappi.

Come dicevo, noi due ci conosciamo da anni e ci conosciamo bene, ma le nostre lettrici ed i nostri lettori forse no. Quindi, anche per te la domanda “Qual è il "Gerlando" che solitamente non mostri”?

 

Gerlando: Il lato di me che si vede meno è sicuramente quello più riflessivo e ponderante, rispetto all’esuberanza ed alla reattività che invece mostro quotidianamente. Per ora è un lato che comunque riservo per le persone con cui ho un legame più profondo ma magari l’occasione di questa intervista può essere il primo passo verso un passaggio al dominio pubblico.

 

Parlando di dominio pubblico… mi sento di dire che con quelle cravatte gialle che spesso sfoggi alla fine sei più boomer di me, quindi, domanda di pari grado: Isola nei Caraibi ma senza resort e altre persone, solo fauna e vegetazione e la nostra VP che già sta vagando per le sue sponde. Anche tu devi restare almeno un anno, il secondo non si sa, 3 oggetti che porti con te.

 

Gerlando: Allora, se c’è anche la VP sicuro un po’ di attrezzatura per tirar su un faló sulla spiaggia attorno al quale mettersi per parlare e fare delle riflessioni più profonde.. Poi un bell’amo per andare a pesca e no, nessun coltello che poi viene interpretato male, quindi andrei per una bella tenda per far dormire anche la mia cara VP.

 

Insomma, un Presidente che vive per la sua VP. Che romantico. Back to ESN. Domanda scomoda anche per il nostro Presi: lancia tre lame a chi vuoi tu senza indicare nome ma solo il perché.

 

Gerlando: Basta balletti. Chi deve capire capirà. Lama cattivissima, quei me ne pento.

Devi andare avanti e non pensare sempre al passato.

Stai con i piedi per terra, hai tanto potenziale ma devi ancora lavorare su te stesso/a.


 

Km0 (non sia mai che ti affanni) e Pomo della discordia parte due: La tua persona preferita in ESN e quella nella vita vera. Chi e perché.

 

Gerlando: Federica Tanzini e Sara Tagliabracci. Hanno condito di momenti positivi il mio percorso in ESN e con loro c’è sicuramente una sinergia unica, anche al di fuori di ESN.

 

Vita Vera: Antonello Caporaso, già prenotato come testimone di nozze.


 

Siamo quasi alla fine: Il Big Dream che hai nel cassetto e che non hai mai condiviso con nessuno.

 

Gerlando: Mi piacerebbe arrivare a lavorare in un Ministero come funzionario pubblico e mi piacerebbe tantissimo vivere i “Palazzi” per i grandi stimoli che suscitano e per le possibilità di aiutare il prossimo attraverso le azioni politiche portate avanti negli stessi.

 

Ci siamo, ultime cartucce anche per te: quello che non hai mai detto alla tua Vice President.

 

Gerlando: Ciao Gaia, ti ho conosciuto quando sei entrata e mi sono innamorato della tua personalità così eclettica.A volte ti riprendo perché esci un po’ troppo fuori dalle righe ma ti voglio stra bene e spero di poterti veder crescere anche nei prossimi anni, quando non saremo più in ESN perché hai un potenziale infinito.

 

Insomma, la dichiarazione d’amore che intravedevamo all’inizio si è finalmente fatta viva su questo palcoscenico. Più che un ring, siamo quasi davanti all’altare.

Quindi, nell’attesache chiamo Antonello, non deludermi, so che mi darai la risposta che tutti ci aspettiamo:

“Nel Mulino che vorrei....

 

Gerlando: l’Inter che vince la Champions League.”




 

Bene, dopo essercela gufata malissimo, direi che siamo giunti al termine.

 

Vince per sinteticità e pochi giri di parole la nostra Vice President. Qualcuno direbbe risultato scontato, gli altri mentono.

Detto questo, grazie ad entrambi e buon prosieguo di mandato, sono sicuro che ne vedremo ancora delle belle, del resto… a tante cose non c’è mai fine!


 

Articolo e intervista a cura di Francesco Ferraro