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Ciao Giovanni, presentati!

Sono Giovanni D’Amico, sono nato a Palermo e studio da un po’ “Scienze Politiche curriculum Relazioni Internazionali” all’Università di Macerata. Sono stato in Erasmus nella ridente cittadina di Falun, 300km a nord di Stoccolma, nel lontano anno accademico 2015/16. Sono entrato in ESN nel settembre dello stesso anno e a giugno 2017 mi sono candidato a tesoriere, carica che ho ricoperto per i successivi due anni. Mi definisco curioso e affascinato dalla realtà che mi circonda, infatti, fin dalla mia infanzia, ho sempre avuto tante passioni e il fil rouge fra tutte era proprio la voglia di conoscere e di imparare. Ho anche attraversato le fasi tipiche di qualsiasi ragazzino: ho voluto fare l’astronauta, l’archeologo e l’esploratore. Le mie passioni attuali sono la lettura, la fotografia digitale e analogica, in particolare mi piacciono molto le istantanee. Inoltre sono appassionato di storia dell’arte, adoro l’impressionismo e il mio pittore preferito è Pissarro. 

Ti va di raccontarci qualcosa di te che non sappiamo?

Riallacciandomi a quanto detto, la mia passione per arte e storia ha avuto un’accelerazione durante la mia prima adolescenza. Tutto è iniziato quando dei pescatori, amici di mio zio, mentre stavano lavorando trovarono un’anfora romana intatta che, successivamente, la mia famiglia custodì fino all’anno della mia maturità, quando la donammo al liceo classico che ho frequentato. Te ne racconto anche un’altra: lo studentato in cui vivevo in Svezia era attrezzato con diversi extra tra cui la sauna. Una delle poche volte in cui ci sono stato ero con un amico e abbiamo avuto la brillante idea di buttarci sulla neve perché avevamo visto dei film in cui lo facevano. Sfortunatamente, non avevamo pensato che nei vestiti rimasti all’interno dello spogliatoio ci fossero anche le chiavi per rientrare e quindi, incuranti di questo, uscimmo dal complesso per buttarci sulla neve. Dopo i primi secondi di gioia e spensieratezza, ci accorgemmo che le chiavi erano rimaste all’interno e iniziammo a bussare alla porta con la speranza che qualcuno ci sentisse. Dopo cinque minuti trascorsi al freddo e al gelo, un santo passante ascoltò i nostri lamenti e ci aprì la porta. Memore di questa disavventura non ho mai più fatto una sauna. 

Sei emozionato ad essere il primo Event Manager della storia di ESN Italia?

Non so se emozionato sia il termine giusto per descrivere le sensazioni che sto provando, userei più appassionato e positivo. Ti dico queste perché, come in tutte le cose che ho sempre fatto, ho cercato di infondere la mia passione di scoprire e conoscere. Mi spiego meglio: emozionato forse è troppo generico, è un mix di voglia di mettersi in gioco e lavorare per un fine superiore. 

Cosa pensi del ruolo?

Certamente è un ruolo di grande responsabilità, è difficile ma come lo è qualsiasi altro ruolo del Consiglio Direttivo, ha i suoi pregi e difetti come ogni cosa però penso che sia adatto a me per l’approccio che ho io personalmente quando affronto nuovi processi, per crescere e far crescere ESN Italia.

Cosa vorresti fare durante questo anno?

Vorrei dare supporto alle sezioni locali attraverso presenza e consigli pratici e vorrei essere un punto di riferimento per tutte le sezioni che aspirino a fare un evento più grande. Vorrei far conoscere la realtà italiana al resto del network perché abbiamo molto da insegnare ma anche molto da apprendere. Vorrei consolidare le basi gettate nel corso del tempo per gli eventi nazionali e migliorare ove possibile. Come board member, invece, vorrei costruire un rapporto sincero e di collaborazione con gli altri ed essere un punto di riferimento sia per quanto riguarda strettamente la carica sia per i rapporti personali che, indubbiamente, si andranno a creare. 

Perché non ti sei candidato a dicembre?

Non mi sono candidato perché avevo ancora metà mandato come tesoriere di ESN Macerata e sentivo di essere un punto cardinale per la sezione, non che ora non mi ci senta più, ma ho raggiunto la consapevolezza per fare il passo successivo. Credo sia arrivato il momento che i nostri newbies –che io chiamo così anche se stanno in sezione da un anno meno di me– spicchino il volo da soli senza essere sotto la mia ala protettiva.

Ti mancherà ESN Macerata?

Sì, ovvio che mi mancherà, sarò sempre presente quando possibile per quanto lo permettano i miei impegni. Rappresenterà sempre la mia seconda casa a Macerata, il mio porto sicuro durante il periodo universitario. 

Un aggettivo per ogni tuo compagno di board

Giovanni Telesca: riflessivo;

Nadia Sellami: carina e coccolosa;

Francesco Marinelli: sincero;

Matteo Carbone: paziente;

Francesco Ferraro: appassionato;

Egi Ivanaj: entusiasta. 

 

 

Giuliana M.