Se si volesse osservare da vicino il lato produttivo del network, ESN fatta a ESN, allora nei prossimi giorni dovremmo comprare tutti un biglietto del treno, preparare le valigie e andare a Trento. Dal 25 agosto al 5 settembre ci aspetterebbe un programma di formazione, rivolto ai giovani volontari, che tocca, tra gli altri, temi come Erasmus+, la presentazione di nuovi progetti europei, l’importanza della comunicazione multiculturale. Il tutto, naturalmente, contornato dall’ESN Style: simpatia, sorriso e voglia di divertirsi insieme.

Tutto questo è l’Eduk8, progetto di formazione internazionale di ESN che  mira a creare un pool di formatori autorizzati con gli strumenti e le conoscenze necessarie per educare, successivamente, altri membri della rete. Come a dire: Network che fa crescere Network.

Tra tutti i progetti e gli eventi di Erasmus Student Network, l’Eduk8 è forse il meno appariscente. I nostri interlocutori, gli Erasmus, nemmeno immaginano cosa sia l’Eduk8. Non ha la risonanza di un AGM, non ha il fascino di una piattaforma regionale, non colpisce d’impatto come Erasmus in Schools. Ma qui si parla di qualcosa di totalmente diverso. Si lavora a fari più bassi per poi rendere al meglio durante le normali attività del Network e non solo. Perché se l’AGM ha quella risonanza, se le piattaforme regionali hanno quel fascino, se EiS ha quell’impatto, se, soprattutto, gli Erasmus trovano ad accoglierli Sezioni in grado tanto di farli divertire quanto di trasmettere loro l’idea di Network europeo, ecco, questo è in gran parte merito di momenti e progetti come l’Eduk8.

Quasi 2 settimane che coinvolgeranno i partecipanti all’evento trentino, per l’esattezza 64 (provenienti da 17 paesi diversi, scusate la pochezza), trainandoli verso uno scambio didattico e culturale continuo. Una condivisione incessante di know-how e formatori di prim’ordine: Eliza Popper (Ungheria, AEGEE), Doru Curosu (Moldavia, AIESEC), Ömer Ongun (Turchia, AFS Intercultural Programs), Osiris Hoepel (Olanda, Freelance, specializzato in tecniche teatrali per l'apprendimento), Petra Pejorova (Repubblica Ceca, Amnesty International).

Ovviamente in 12 giorni saranno molti gli argomenti da trattare. Naturalmente l’intro sarà rivolta a Erasmus+. Sarà poi la volta di workshop relativi a progetti europei, già avviati piuttosto che in rampa di lancio. Verrà puntato il focus sui 3 livelli di ESN, sottolineando l’importanza del locale, attraverso un apprendimento di nuove tecniche di gestione e uno studio riguardante le possibilità di approccio ai numerosi bandi finanziamento dell’UE.

Il tutto a Trento, sede di una delle 7 sorelle fondatrici e tuttora motore trainante di ESN Italia. Un gruppo di ragazzi formidabili. Piattaforma Nazionale, ESNow, CampDolomite ed ora la consacrazione internazionale. “Tutto è iniziato un paio di anni fa con il Camp” – racconta Valentina Presa, Vice Capo OC -  “Quel gruppo ha iniziato a lavorare per riportare a Trento dopo anni la PN di ESN Italia. E la Piattaforma è stata la molla che ci ha spinto a candidarci per ospitare l’Eduk8”.

Il progetto, che ha l’appoggio dell’Università degli Studi di Trento, attraverso la Divisione Cooperazione e Accordi Internazionali,  e del Consiglio d’Europa, tramite la Fondazione dei Giovani Europei, ha creato altissime aspettative, sia in chi partecipa, ma anche in chi organizza. “Un evento T4T (Training for Trainers) Eduk8 è un qualcosa di molto diverso da qualsiasi altro evento di ESN.” – sostiene Marco Cazzola, Rappresentante Nazionale di ESN Italia e Capo OC dell’Eduk8 – “Parti non sapendo bene cosa aspettarti, ma attraverso il percorso costruito ad hoc dai formatori professionisti, inizi un vero e proprio cammino di riscoperta personale sia in ESN che fuori. Per molti partecipanti, negli anni passati, è stato un punto di forte motivazione. Dall'Eduk8 del 2012 in Slovacchia sono usciti tre membri del direttivo internazionale attuale e diversi partecipanti sono diventati parte dei loro board nazionali o coordinatori di progetti.

“Per noi dell'OC è un grosso impegno questo evento. Innanzitutto è, probabilmente, l'evento più lungo della storia di ESN. È stato molto impegnativo per la sezione, dato che, e posso sostenerlo con orgoglio, Trento si riesce sempre a contraddistinguere per l’impegno e l’apporto che da alla causa di ESN. Diciamo, mettiamola così, che sono ormai 3 anni che non ci fermiamo un attimo. E non abbiamo intenzione di farlo adesso. L’intenzione è quella di uscire dall’Eduk8 più forti e motivati. Vorremmo solo poterci rilassare un po' dopo l'evento. Almeno fino all'ESNow.”

Ma quanto un evento come l’Eduk8 può aiutare un partecipante anche al di fuori di ESN? Ci viene sempre incontro Marco Cazzola:  “La base di un evento del genere è quella di fornire ai partecipanti una serie di strumenti che mirano al proprio potenziamento, skills fondamentali non solo in ESN, ma anche sul mercato del lavoro o in qualsiasi altro contesto. Si parte dal principio di Educazione Non Formale, quella non acquisita dietro ai banchi di scuola o in aula studio. Leadership, lavoro di gruppo, tecniche di gestione, auto-riflessione, ascolto attivo, tecniche di mediazione... queste sono solo alcuni degli argomenti che si toccano nel corso dell'evento. Da ogni attività che si fa, si riesce a imparare qualcosa di nuovo e renderlo migliore. È un continuo imparare ad imparare e quindi crescere nelle proprie conoscenze e competenze. I partecipanti diventano in generale persone molto carismatiche e sono, di base, creative, ingegnose e riconosciute tra i loro colleghi. Queste caratteristiche sono fondamentali in un mercato del lavoro che penalizza i giovani con poca esperienza.”

Esaustivo, come l’Eduk8 che ci aspetta a Trento. Network che fa crescere Network