“Citius, Altius, Fortius - Communiter”, così recita il motto olimpico proposto da De Coubertine: più veloce, più alto, più forte - insieme. È con questi ideali che Erasmus Student Network Italia arriva ad organizzare quest’anno la 6a edizione dei National Erasmus Games.
I National Erasmus Games (NEG) sono dei veri e propri “giochi olimpici” che vedranno come protagonisti studenti da tutto il mondo che al momento stanno vivendo un periodo di scambio in Italia grazie a programmi di mobilità, tra cui il più rinomato Erasmus+. Ciò che rende l'iniziativa originale è il fatto che gli atleti non rappresentano la loro nazione di provenienza, bensì vestono i colori della città che li ospita.
L’evento si svilupperà su tre giorni, dal 14 al 16 aprile 2023, e si terrà presso il Bella Italia EFA Village di Lignano Sabbiadoro (UD). Per tutta la sua durata i partecipanti si sfideranno in tornei nelle seguenti discipline: pallavolo, beach volley, pallacanestro e futsal.
I NEG rappresentano la fase nazionale che segue le eventuali selezioni all'interno delle singole Sezioni ESN locali. Lo step successivo sarà poi rappresentato dagli International Erasmus Games (IEG), fase internazionale e finale, dove si sfideranno le squadre vincitrici di tutte le nazioni partecipanti. Quest’anno, gli IEG si svolgeranno in Spagna, a Madrid, dal 18 al 21 maggio 2023.
E come mai ESN Italia organizza i National Erasmus Games?
ESN Italia, che tra le sue cause ha quella di Health and Well-being, ovvero salute e benessere, si fa promotrice dell’incontro tra culture e di uno stile di vita sano, per il corpo e per la mente, attraverso attività ludico-sportive. Il proposito è, inoltre, quello di favorire l’integrazione e la coesione sociale tra gli studenti delle Università italiane e quelli provenienti dalle Università straniere.
“I NEG sono senza dubbio il mio evento preferito tra quelli che organizziamo; riescono a coniugare lo “spirito Erasmus” con i valori tipici dello sport: quelli di uguaglianza, solidarietà, rispetto nei confronti dell’avversario, inserendo quella giusta dose di competitività. Finchè rimane sana, la competitività è bella; metterci in competizione ci aiuta a migliorare, a superare i nostri limiti e a superare gli ostacoli. Per me lo sport è questo. Durante i NEG, questo viene calato in un contesto internazionale, multiculturale e viene a crearsi un connubio molto bello.”
Massimiliano Marziali, Capo del Comitato Organizzatore dei National Erasmus Games 2023 ed Event Manager uscente di ESN Italia.
In apertura, il giorno 14 aprile, alle ore 11:00, avrà luogo una conferenza dal titolo “How ESN advocates multicultural mediation and mental health through sport” la quale verterà sul ruolo dello sport sotto le sue variegate vesti: lo sport quale ponte fra le culture e fra i paesi diversi, lo sport quale fattore d'integrazione sociale, lo sport quale elemento determinante per la salute fisica e mentale del singolo e di tutta la società.
In questa cornice, lo sport diventa uno strumento fondamentale per rendere i giovani più consapevoli riguardo importanti tematiche come la salute, la sostenibilità, l’inclusione e la coesione sociale, nonché un modo per valorizzare le diversità e il dialogo interculturale.
“The NEG & IEG tournaments were by far the best memories of my 1.5 year exchange; I met people that I will never forget, and it was really nice to be able to support the other sports teams between two games. The level was very good, and yet the global mood was about enjoying sports.”
[“I NEG e gli IEG sono stati di gran lunga i migliori ricordi del mio anno e mezzo di scambio; ho conosciuto persone che non dimenticherò mai ed è stato davvero bello poter supportare le altre squadre negli altri sport tra una partita e l’altra. Il livello era molto alto, eppure l’atmosfera generale era quello del divertimento all’insegna dello sport.”]
Aubin Massart, studente di Reims in scambio al Politecnico di Milano, partecipante dei NEG 2022 e IEG 2022.
Del resto, lo sport non ha lingua, è universale; non importa il nostro paese di origine, le regole sono quelle e una volta entrati in campo siamo tutti alla pari. Far parte della generazione Erasmus è anche questo, sapere che indipendentemente da dove vieni, c'è un posto in squadra per te.
Rebecca De Giorgi
Follow us